Le norme doganali applicabili ai viaggiatori definiscono quali beni possono attraversare la frontiera nel bagaglio personale, quando si pagano dazi e IVA e quali controlli può effettuare l’autorità. Conoscere in anticipo le norme doganali che si applicano al viaggio internazionale e leggere con attenzione la Carta doganale del viaggiatore consente di organizzare spostamenti extra UE con maggiore consapevolezza, evitando sanzioni e sequestro di beni acquistati all’estero.
Le regole doganali in vigore in Italia distinguono tra circolazione interna all’Unione europea e collegamenti con Paesi terzi. All’interno dell’UE prevale la libera circolazione, purché i beni siano destinati all’uso personale. Quando il bagaglio di un viaggio extra UE rientra nel territorio unionale, l’importazione del bagaglio da Paesi terzi è soggetta a franchigie di valore e quantità. Gli acquisti effettuati all’estero, secondo le regole doganali, restano esenti da tributi solo entro tali limiti, oltre i quali diventano importazioni ordinarie.
La Carta doganale del viaggiatore 2025 riassume in forma chiara le disposizioni applicabili ai privati, traducendo il linguaggio normativo in istruzioni operative. Per chi arriva in aereo o nave da Paesi extra UE indica un limite di valore in dogana pari a 430 euro per persona, principale soglia duty-free. Oltre questa franchigia i beni personali devono essere dichiarati e assoggettati a dazi e imposta sul valore aggiunto, secondo limiti di IVA e soglie doganali precisati nel testo. La Carta è quindi il riferimento per stabilire se un bene rientra nella franchigia o se richiede una dichiarazione formale.
La domanda pratica è capire cosa si può portare in dogana senza problemi. In genere non creano criticità abbigliamento, dispositivi elettronici per uso personale e piccoli cosmetici. Diventano invece beni personali da dichiarare gli oggetti di valore elevato, gli acquisti multipli destinati alla rivendita e i prodotti che superano le quantità consentite per l’importazione di alcol e tabacco. Restano escluse dall’ingresso le merci proibite dalla dogana, come alcune specie protette o determinati prodotti alimentari; anche taluni souvenir richiedono dichiarazione doganale quando contengono materiali soggetti a convenzioni internazionali. In dubbio su che cosa dichiarare in dogana, è prudente rivolgersi all’ufficio competente prima di attraversare il varco.
La responsabilità dell’agenzia di viaggi in ambito doganale è essenzialmente informativa: il rapporto fra agenzia e obblighi doganali si traduce nel richiamo alla Carta del viaggiatore e nel rinvio alle fonti ufficiali, mentre l’adempimento resta a carico del passeggero. In caso di errori doganali durante un pacchetto di viaggio, come acquisti oltre soglia non dichiarati, a rispondere è di regola chi introduce la merce. In sostanza, chi risponde se gli acquisti non vengono dichiarati è il viaggiatore; solo istruzioni manifestamente errate possono far sorgere un profilo di responsabilità dell’agenzia verso il cliente, valutato alla luce della tutela del consumatore in ambito doganale.
La dichiarazione è dovuta quando il valore complessivo dei beni nel bagaglio supera la franchigia indicata dalla Carta doganale del viaggiatore o quando si oltrepassano i limiti quantitativi previsti per categorie come alcolici e prodotti del tabacco.
La mancata dichiarazione di beni o valori oltre soglia può comportare recupero di dazi e IVA, sanzioni amministrative e sequestro della merce o delle somme eccedenti; in caso di merci vietate possono profilarsi anche conseguenze penali.
Il controllo del passaporto e la dogana nei viaggi internazionali sono fasi distinte: prima vengono verificati i documenti, poi il viaggiatore sceglie il varco verde o rosso in base al contenuto del bagaglio. In caso di dubbi è prudente rivolgersi all’ufficio doganale prima di uscire dall’area arrivi.
Il rispetto delle norme doganali riduce il rischio di sanzioni, ma non protegge da imprevisti sanitari, cancellazioni o smarrimento dei beni. Una assicurazione sanitaria per viaggi all’estero consente di affrontare spese mediche impreviste, mentre un’adeguata assicurazione di annullamento viaggio tutela rispetto a penali e costi non recuperabili. A queste garanzie può affiancarsi una polizza assicurativa bagaglio, che intervenga in caso di furto, danneggiamento o perdita del contenuto del bagaglio.
Leggere il set informativo sul sito e verificare la data di pubblicazione del presente articolo rispetto alla versione del set in vigore alla data odierna, tenendo presente che l’articolo potrebbe contenere riferimenti a garanzie, prestazioni o situazioni non incluse o non più incluse nella polizza attualmente in vigore.
Rammentiamo che l’articolo non costituisce contratto e non impegna IT Srl e l’Assicuratore, per i quali valgono le condizioni contrattuali presenti nel DIP e nel fascicolo/set informativo e sottoscritte tra le parti, con particolare riguardo alle esclusioni di garanzie e alle franchigie.