Volo in ritardo: cosa fare e come ottenere un rimborso

volo in ritardo

Tra gli imprevisti più seccanti per i viaggiatori c’è sicuramente quello del volo in ritardo. Chi è abituato a prendere un aereo lo sa bene: quando si consulta il tabellone delle partenze, occorre incrociare le dita sperando che tutto vada come da programma. Tuttavia, se è vero che i voli subiscono dei ritardi di frequente, è altrettanto corretto affermare che solitamente questi ultimi hanno una durata contenuta, spesso inferiore ai sessanta minuti. Secondo le statistiche relative al 2022, infatti, un volo su tre è in ritardo, ma il tempo trascorso in aeroporto è di circa un quarto d’ora più lungo di quello previsto.

Cosa stabilisce la normativa in materia di voli in ritardo

In caso di volo in ritardo o volo cancellato, l’Unione Europea ha istituito la cosiddetta “Carta dei diritti del passeggero”, ovvero un insieme di tutele che l’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, assicura in caso di problematiche legate allo spostamento aereo – l’intero testo della normativa può essere scaricato sul sito ufficiale dell’Enac.

Tra i diritti del passeggero vi è quello riguardante la compensazione economica, che inizialmente era stata prevista solo in caso di cancellazione del volo. Tuttavia, con una sentenza della Corte di Giustizia UE, risalente al 2007, i passeggeri che subiscono un ritardo del volo di oltre tre ore sono assimilati ai passeggeri di voli cancellati.

I diritti del passeggero

Nel caso si verifichino delle problematiche in aeroporto, è sempre consigliabile tenere a mente i propri diritti, quelli sanciti dalla sopraindicata Carta dei diritti del passeggero. La normativa regola le seguenti situazioni: la cancellazione del volo; un ritardo prolungato; il negato imbarco per overbooking; la perdita o il danneggiamento della propria valigia – al fine di limitare i danni di questa spiacevole circostanza è sempre meglio sottoscrivere un’assicurazione per il bagaglio.
I passeggeri hanno diritto a ricevere assistenza in aeroporto e, nel caso di volo in ritardo di oltre 3 ore, possono richiedere un indennizzo, vale a dire una compensazione economica differente dal mero rimborso del biglietto.

Primo caso: volo in ritardo di 2 ore

Se l’aereo fa ritardo, gli scenari possono essere molteplici, a seconda del tempo trascorso tra la partenza programmata e quella effettiva. Nel caso in cui il volo sia in ritardo di 1 ora, ad esempio, non si potrà richiedere né un rimborso né l’assistenza, poiché quest’ultimo specifico diritto si acquisisce a partire da un’attesa di oltre 120 minuti. E così se il tempo necessario all’imbarco si attesta entro questi limiti, non si potrà fare nulla, se non cercare di rilassarsi il più possibile, magari leggendo un libro o guardando una serie tv sul proprio smartphone o tablet.

Quando il volo è in ritardo di 2 ore il passeggero deve ricevere un’assistenza adeguata da parte del personale di terra in aeroporto, il che si traduce in: cibi e bevande somministrati in relazione al tempo di attesa; eventuale sistemazione in hotel nel caso in cui il volo sia spostato al giorno successivo; trasporto gratuito verso e dalla struttura ricettiva; la possibilità di effettuare due telefonate internazionali, mandare mail o fax.

Secondo caso: volo in ritardo di oltre 5 ore

Quando il ritardo del volo supera le 5 ore di attesa, si presenta tutto un altro scenario per il passeggero. Se il tempo è così prolungato i viaggiatori interessati possono scegliere tra due opzioni proposte dalla compagnia aerea di riferimento: il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni e un volo di rientro verso il luogo di partenza; oppure un volo alternativo verso la destinazione finale, che parta il prima possibile e con condizioni simili a quelle riportate sul biglietto iniziale. Nel caso in cui il suddetto volo alternativo parta il giorno successivo o addirittura 48 ore dopo, al passeggero deve essere offerta la sistemazione in hotel e il relativo trasferimento verso l’alloggio.

Qualora il passeggero scegliesse di optare per il volo sostitutivo, non avrà diritto al rimborso del biglietto precedentemente acquistato; tuttavia, potrà comunque richiedere l’indennizzo che gli spetta, a seconda della lunghezza della tratta.

La compensazione pecuniaria

Il volo in ritardo può essere fonte di grande disagio, a seconda dei vari casi e della durata del tempo aggiuntivo trascorso in aeroporto. Al di là della mera seccatura, un volo in ritardo può trasformarsi in una vera e propria odissea se si perde una coincidenza con uno scalo, se si viaggia in compagnia di bambini o se si perdono i soldi della prenotazione di un albergo non più rimborsabile. Per queste, e molte altre ragioni, è stata prevista una compensazione pecuniaria, al fine di ripagare in parte il malessere del passeggero.

Come chiedere il rimborso e quando non è ammesso

Il passeggero vittima di uno spiacevole volo in ritardo può richiedere un rimborso, compilando i moduli predisposti, facilmente reperibili sia online che direttamente al desk della compagnia di riferimento in aeroporto. Qualora la prenotazione del biglietto sia stata fatta tramite un’agenzia di viaggi, si può agire anche attraverso quest’ultima – che non è in alcun modo responsabile di cancellazioni o ritardi delle tratte.

Quando il volo programmato non accenna a partire, la domanda che molti passeggeri si pongono è: dopo quante ore di ritardo scatta il rimborso aereo? Il tempo necessario affinché si possa configurare la possibilità di reclamo è fissato a 180 minuti. Prima delle tre ore di ritardo, infatti, non si potrà richiedere la compensazione pecuniaria.

Esistono delle circostanze che fanno decadere il diritto a richiedere sia il rimborso e l’indennizzo. Tra queste ci sono i ritardi dovuti a condizioni speciali e non prevedibili, le cosiddette cause di forza maggiore, come ad esempio motivi di sicurezza pubblica, catastrofi e condizioni climatiche pericolose. Inoltre, il reclamo non verrà accolto se il volo in ritardo appartiene ad una compagnia extra comunitaria, che parte da un aeroporto fuori dal territorio UE e atterra in località europea.

Le tipologie di indennizzo

Quando il ritardo del volo è consistente, o quando viene addirittura annullato, il passeggero ha diritto a ricevere un indennizzo da parte della compagnia aerea.

Con il termine indennizzo si intende una compensazione economica differente dal semplice rimborso del biglietto aereo. Più specificatamente, l’indennizzo è un modo per risarcire il passeggero per i disagi subìti dal ritardo o dall’annullamento del volo. Può accadere, ad esempio, di aver prenotato un hotel non più rimborsabile o di perdere la coincidenza di uno scalo. Alla luce di questo, il Regolamento Europeo 261 del 2004 ha stabilito un risarcimento che può variare a seconda della tipologia di volo. Per i tragitti brevi, fino a 1500 chilometri, la somma di denaro dell’indennizzo è pari a 250 euro; per i tragitti di media lunghezza, ovvero quelli compresi tra 1500 e 3500 chilometri, la quota è fissata a 400 euro; infine per i tragitti lunghi, oltre i 3500 chilometri, il risarcimento totale arriva a 600 euro per passeggero.

Perché sottoscrivere un’assicurazione di viaggio

Gli inconvenienti possono accadere in ogni situazione, e quando si presentano prima di una partenza possono rivelarsi particolarmente seccanti. Proprio per questo motivo, è sempre consigliabile sottoscrivere un’assicurazione contro l’annullamento di un viaggio, la soluzione migliore in caso di cancellazioni improvvise dovute a cambi di programma inattesi. Questa polizza specifica garantisce un indennizzo per le spese di viaggio già sostenute e che non possono essere rimborsate.

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Pubblicato il
28 Novembre 2023
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