Rimpatrio sanitario: cos’è e come funziona?

Cos'è il rimpatrio sanitario

La quotidianità è fatta purtroppo anche da rischi di ogni genere, e il tempo passato in vacanza non fa eccezione. Certamente gli incidenti in viaggio sono la prima cosa da scongiurare, per una numerosa serie di motivazioni, dalla poca dimestichezza con la lingua straniera all’incertezza delle strutture ospedaliere, che potrebbero non essere adatte a determinate prestazioni mediche. Proprio per questo, nelle situazioni più gravi, può accadere che si opti per il rimpatrio sanitario.

Cos’è il rimpatrio sanitario

L’augurio è che non serva mai, ma se dovesse accadere: cosa si intende per rientro sanitario? Si tratta di un trasferimento di un paziente infortunato che non può ricevere cure adeguate nel Paese ospitante. Questo avviene soprattutto negli stati più arretrati che non vantano strutture ospedaliere efficienti, o comunque non ai livelli degli standard europei o americani. Ecco perché è sempre consigliabile partire con la consapevolezza di poter contare su un’assicurazione sanitaria di viaggio, poiché in casi come questi una tutela in più può fare realmente la differenza. Prediligere poi una polizza che preveda il rimpatrio sanitario è una scelta responsabile, qualunque sia la destinazione della vacanza.

Come funziona il rimpatrio sanitario?

Se un turista si sente male o subisce un grave infortunio, come prima cosa verrà portato all’ospedale, pubblico o privato a seconda dei casi, della città in cui si trova. Tuttavia, nei casi più complessi, può accadere che la persona non possa essere curata adeguatamente lì dove si trova. In queste circostanze, se si è in possesso di una polizza medica, si sceglie la strada più sicura, ovvero il rimpatrio dall’estero. Questo trasferimento può avvenire in diversi modi, tra cui le due soluzioni più comuni, cioè: l’aereoambulanza e il trasporto malati in aereo di linea. Quel che può influire su un’opzione piuttosto che un’altra, sono le condizioni in cui riversa il paziente. L’aereoambulanza infatti, si utilizza per i casi più gravi, in quanto questo speciale velivolo è predisposto per trasferire malati soggetti a cure intensive. È bene sottolineare che, qualunque sia il mezzo selezionato, ad accompagnare il paziente nel suo rimpatrio aereo sanitario è sempre presente una o più figure mediche.

Chi organizza il rimpatrio sanitario dall’estero

In caso di necessità, sono principalmente tre i soggetti coinvolti nell’organizzazione del rimpatrio sanitario in Italia. Il più delle volte sono proprio le compagnie assicurative ad occuparsi di questo, tutelando al massimo il paziente bisognoso di cure.

Al di là delle assicurazioni private, il rimpatrio sanitario può essere pianificato dalle ambasciate o da altri servizi specializzati nel campo della salute internazionale.

Perché scegliere l’assicurazione viaggio di Holins?

Il mondo è pieno di posti meravigliosi, tutti da scoprire. Che sia in Europa o su un’isola esotica, è bene programmare il viaggio in sicurezza, affinché vada tutto per il meglio. A tal proposito, sottoscrivere un’assicurazione sanitaria di viaggio di Holins è un modo per tutelarsi da eventuali imprevisti, che possono degenerare in situazioni piuttosto spiacevoli. In questa specifica polizza infatti, è previsto non solo il rimpatrio sanitario in caso di emergenza, ma anche il trasporto in una struttura adeguata, qualora si rendesse necessario. Gli incidenti purtroppo possono accadere, ma quando questo si verifica all’estero, è consigliabile poter contare su un aiuto in più e su una centrale operativa pronta a dare indicazioni, sette giorni su sette, a tutte le ore del giorno.

Tra i vantaggi dei prodotti Holins c’è il fatto che si tratti di un’assicurazione di viaggio online, con delle procedure di preventivo e di sottoscrizione semplici ed immediate. Anche se la partenza è programmata all’ultimo minuto, bastano pochissimi passaggi per ottenere una copertura e iniziare la vacanza liberi da ogni pensiero.

Pubblicato il
29 Aprile 2024
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