Cos’è un atollo? Un atollo non è altro che un’isola con origine madreporica, ossia, formata da un agglomerato di organismi in cui predominano elementi calcarei e che presenta una forma ad anello (nella maggior parte dei casi con forma circolare) oltre che allungata ed ovale. Gli atolli delimitano le lagune, che sono collegate al mare aperto mediante uno o più canali.
Dopo aver visto che cos’è un atollo marino, vediamo in che modo si formano queste scogliere ad anello. Gli atolli hanno origine da processi di subsidenza di un’isola di origine vulcanica. Nello specifico, la subsidenza non è altro che un fenomeno che consiste in un abbassamento del fondale marino sotto il peso dei sedimenti che vi si accumulano sopra, ed è tipico delle aree geosinclinali.
Come dicevamo poc’anzi, i processi di subsidenza delle isole vulcaniche originano gli atolli, ma non è tutto, poiché mentre l’isola si immerge, emergono in superficie barriere coralline, che andranno a dare forma, in migliaia di anni, a questi piccoli paradisi terrestri, chiamati anche atolli corallini.
Dove si trovano gli atolli? In genere questi cerchi di terra emersa si trovano in mare aperto e sono molto distanti dalle zone continentali.
Adesso che abbiamo visto cosa sono gli atolli e come si sono formati, andiamo a scoprire che differenza c’è tra un’isola e un atollo.
Che differenza c’è tra un’isola e un atollo? Innanzitutto, ciò che distingue un’isola da un atollo è la barriera corallina. Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, un atollo ha un’origine madreporica, oltre che vulcanica; viceversa, un’isola è caratterizzata da un tratto di terra emerso nel mare, in un fiume o in un lago.
Ne consegue che gli atolli avranno un’origine molto più antica rispetto alle isole, che sono molto più giovani, geologicamente parlando. Infine, un’altra importante differenza risiede nella forma, irregolare e sempre differente per le isole, ma standard e circolare per gli atolli.
Qual è l’etimologia della parola “atollo”? Il significato di “atollo” è “isola-laguna”, da “atolu” in lingua Dhivehi (lingua indoaria parlata nelle isole Maldive) che significa “chiuso”, per richiamare la sua forma circolare. Il termine è stato introdotto nella nostra lingua dall’inglese atoll.
Appartengono proprio alle Maldive, arcipelago situato nell’Oceano Indiano, gli atolli più conosciuti e, forse, i più belli del mondo. L’arcipelago maldiviano è composto da circa 1190 isole coralline, raggruppate a loro volta in 26 atolli naturali.
Non a caso, le Maldive sono considerate uno dei paradisi terrestri per eccellenza: acqua calda e cristallina, distese di sabbia bianca su cui si ergono incantevoli palme da cocco, e sole tutto l’anno rendono questo arcipelago il luogo ideale per un viaggio all’insegna del relax.
Per chi si stesse chiedendo quali sono i 5 atolli più belli del mondo, in cui fare una vacanza da re, una vera e propria risposta non c’è, perché, come sempre, tutto dipende dai gusti personali dei viaggiatori. Abbiamo, infatti, i bellissimi atolli della Polinesia Francese, come Tikehau e Bora Bora, ma anche gli atolli delle Fiji, delle Laccadive e delle Caroline.
In ogni caso, provando a rispondere alla domanda, possiamo dire che i 5 atolli più belli del mondo appartengono tutti alle Maldive e sono:
Prima di partire per una vacanza è sempre consigliabile sottoscrivere un’assicurazione per viaggiare. In particolare, per una vacanza con destinazione un atollo delle Maldive, la migliore soluzione è sicuramente l’assicurazione viaggio di lunga durata, che copre tutti i viaggiatori in caso di furto, spese mediche e altri imprevisti legati al trasferimento di più giorni all’estero. Ricordiamo anche che per un viaggio alle Maldive è necessario avere con sé un documento valido: ecco quali sono i documenti necessari per il passaporto.