Un lungo viaggio per superare i propri limiti, ritrovare sé stessi cercando il delicato equilibrio tra la stanchezza fisica e la forza mentale. Il Cammino di Santiago è tutto questo, una dura prova mascherata da viaggio. Si tratta del cammino più famoso d’Europa, i cui percorsi portano alla città di Santiago de Compostela, capoluogo della Galizia, in Spagna.
La sua storia affonda le radici nelle epoche passate. Era l’825 quando i primi pellegrini, guidati da Alfonso el Casto, giunsero nella cittadina spagnola per rendere omaggio alle spoglie di San Giacomo, l’apostolo giustiziato in Palestina. Il re delle Asturie ordinò la costruzione della famosa Cattedrale, oggi punto d’arrivo del Cammino di Santiago.
Si sa dove finisce, sotto le porte della Cattedrale, ma non ha un unico inizio. Il percorso del Cammino di Santiago varia a seconda dell’itinerario scelto e del punto di partenza. In tutto il Paese si contano ben 50 cammini, ognuno con una lunghezza diversa e di conseguenza con durate differenti. Si può iniziare dalla Spagna stessa, dal Portogallo oppure dalla vicina Francia.
Ma quanto dura il Cammino di Santiago? Dipende da molteplici fattori, in primis dalla scelta del cammino e in secondo luogo dalla tabella di marcia. Sono principalmente tre i cammini più battuti: il Cammino francese, quello portoghese e quello del nord. Tutti e tre possono essere percorsi per intero, oppure nei loro ultimi cento chilometri, ovvero la distanza minima necessaria per ottenere La Compostela, il certificato che viene rilasciato ai pellegrini e che attesta di aver partecipato al Cammino. Se si vuole effettuare il Cammino di Santiago in una settimana, si deve necessariamente optare per un percorso breve, quello da 100 km.
Si tratta del Cammino più famoso, nonché uno dei più complessi da intraprendere. Il Cammino francese è lungo 800 chilometri e per effettuarlo tutto occorrono almeno 4 settimane. Si parte da Saint Jean Pied de Port, una graziosa cittadina del sud della Francia, e si prosegue l’itinerario che conta 31 tappe. Tra queste, ci sono Pamplona, nel cuore della regione di Navarra, e Burgos, un vero gioiello dell’arte gotica spagnola.
La “Ruta interior” è un’esperienza intensa, intensissima, ma che ripaga tutti gli sforzi al suo punto d’arrivo, quando finalmente ci si sdraia a terra, leggeri e sfiniti di fronte alla Cattedrale di Compostela.
La Via de la Plata è persino più lunga del cammino precedente, con i suoi 900 km. La partenza è da Siviglia e nelle sue 37 tappe si attraversano la bella Andalusia, l’Estremadura, la Castiglia e la Galizia. Si tratta di un cammino nato sulle antiche strade romane, che più di mille anni fa collegavano l’intero Paese da nord a sud. Ad un certo punto, nella città di Astorga, la Via de Plata si unisce al Cammino francese. Per percorrere l’intera Via de la Plata, sono necessari 35/40 giorni, a seconda del ritmo giornaliero.
È il percorso del Cammino di Santiago più antico e si sviluppa lungo ben 800 chilometri. È anche quello più complesso di tutti, per via delle condizioni meteorologiche incerte. Le piogge sono frequenti e il vento soffia forte: una combo che mette a dura prova anche i viaggiatori più esperti e preparati fisicamente. Tuttavia i paesaggi qui sono mozzafiato, tra la natura rigogliosa e le scogliere a picco sul Mar Cantabrico. Per effettuarlo occorre almeno un mese, se si considera una media di 25 km al giorno. Essendo uno dei cammini meno frequentati si può assaporare realmente il turismo di comunità, entrando in contatto con le gentili popolazioni locali, sempre pronte ad aiutare i pellegrini di passaggio.
Questo particolare cammino non finisce, ma inizia proprio a Santiago de Compostela. Il sentiero è lungo 118 chilometri e si suddivide in quattro tappe. Dopo 90 km si giunge a Finisterre, il luogo che anticamente era considerato la fine del mondo, ovvero il punto più occidentale, oltre il quale vi era soltanto l’oceano. Scegliendo questo cammino si ottiene “La Fisterrana”, una certificazione del pellegrino simile a La Compostela, che attesta il percorso effettuato: da Santiago alla cosiddetta “fin del mundo”.
I costi per effettuare il percorso del Cammino di Santiago variano, e di molto, a seconda dell’itinerario scelto. Va da sé che la durata del cammino influenza i costi sia degli alloggi che dei pasti. Dormire negli ostelli e nelle case del pellegrino costa circa 15 euro a notte, mentre per il cibo si spende attorno ai 10 euro. In media, per il cammino di una settimana occorrono circa mille euro, con il viaggio e la guida compresa, e circa la metà se si sceglie di effettuare il percorso da soli.
Ai costi principali, si aggiungono quelli per un’attrezzatura semplice, ma indispensabile. Sono necessarie delle scarpe adeguate, dei calzini sportivi senza cuciture e uno zaino leggero, che sia estremamente comodo sulle spalle. Da non sottovalutare l’importanza del kit di pronto soccorso, con al suo interno creme per vesciche, cerotti, bendaggi gel, creme per l’idratazione della pelle e la protezione solare.
Trattandosi di un viaggio estremamente intenso, sia dal punto di vista mentale che fisico, è importante scegliere con consapevolezza il periodo dell’anno migliore. Si consiglia di partire nei mesi primaverili, tra aprile e maggio, e sul finire dell’estate, tra settembre e autunno. In questo modo si eviteranno le piogge invernali e le alte temperature tipiche di luglio e agosto.
Il Cammino di Santiago si può percorrere in solitaria oppure, come di solito accade, con degli amici, che saranno dei compagni di viaggio importantissimi per condividere la fatica e le notti in ostello. In quest’ultimo caso, per partire in estrema sicurezza, è consigliabile sottoscrivere un’assicurazione per viaggi di gruppo, in modo da proteggere tutti i componenti dal rischio di inconvenienti come spese mediche e furti.